Miracolo pericoloso. Questa in soldoni la frase estrapolata dal telo che conteneva il misterioso oggetto trovato da Nick e Monroe in Germania. Ci si domanda come una cosa miracolosa possa anche rappresentare un pericolo, ma in questo ci viene in soccorso la storia della puntata in cui un Wesen sfrutta il suo aspetto per convincere i fedeli della sua, diciamo setta, di essere posseduto dal demonio. In fondo per i credenti quello che osservano con il Wesen che va in Woge è certamente un miracolo, ma è allo stesso tempo un pericolo per chi crede che la sua possessione sia qualcosa di reale e che va estirpata.
La chiesa d’altronde non è certo nuova a queste aberrazioni o eccessive manifestazioni di zelo cristiano nelle quali si crede di fare del bene e si commettono atrocità senza nessuna logica e non è questa la sede per fare l’elenco. Se dunque leggiamo la frase in questa logica, tutto ci appare forse più chiaro.
Se per qualcuno ha del miracoloso, per altri è un pericolo o un danno e in attesa degli sviluppi, possiamo dire che il tema centrale comincia a farsi molto interessante. Ci sono diversi aspetti che lo rendono tale oltre ai diversi filoni da seguire con attenzione e che stanno per trovare una soluzione o un rimando nella stagione successiva. Vediamo un po’ di analizzare meglio l’episodio per capire anche in che modo potrebbe evolversi il tutto.
Che Eve non sia nemmeno l’ombra di Juliette lo si era capito da tempo e lo nota anche Rosalee che se la ritrova davanti bardata di caschetto nero d’ordinanza mentre ammette candidamente di essersi trasformata in Sean Renard con la stessa tecnica con cui Adalind era diventata lei e viceversa. Il restyling del personaggio voluto dagli autori e ben sviluppato dagli Showrunner, dopo un iniziale titubanza, ha cominciato a piacermi e trovo che la sua ricollocazione all’interno di un Team di cacciatori di Wesen dell’artiglio nero, dona a Eve/Juliette un ruolo più conforme rispetto a quello della cattivona senza senso che io comunque trovavo adorabile della passata stagione.
Adalind cerca conferme circa la sorte di Diana, una richiesta legittima di una madre che vorrebbe finalmente avere la possibilità di vedere la sua primogenita. in fondo ora sta dalla parte dei buoni anche se non sappiamo in che modo il suo ritorno fra le Hexenbiest trasformerà gli equilibri.
Altro aspetto molto interessante è il progressivo passaggio di Wu fra i licantropi. Eh sì credo proprio che il nostro amico stia per entrare nella lista dei “trasformabili” e sarà interessante comprendere come un umano non Wesen, possa trasformarsi in licantropo con tutto quello che ne consegue.
A che gioco sta giocando Renard con il Black Claw? Accettando la candidatura a sindaco di Portland, sta dando soddisfazione alle sue ambizioni di potere o invece vuole dare corda ai Wesen cattivi per poi, al momento opprtuno, tirarla e intrappolarli? Sinceramente non saprei. Renard ha una sua personale morale e una visione delle cose che si comprende solo se si accetta il fatto che lui è comunque un Reale, cioè un principe mezzosangue. L’ambizione ce l’ha nel sangue e non può farci nulla.
Questo non significa che non sia stata e non sarà una pedina importante nel gruppo Grimm, ma solo che lui è un po’ il battitore libero, quello che sarebbe capace di giocare nel campo avverso solo per soddisfare la sua sfrenata voglia di potere. Quel potere che ora gli sta offrendo il Black Claw ed è anche il motivo per cui Eve, utilizzando il cappello di Adalind, si è trasformata in lui per comprendere fino a che punto Renard è complice in tutto questo.
Ora tutto sembra convergere in due binari unico, sebbene affollati e siamo certi che i cliffhanger per la prossima stagione saranno tanti. Possiamo però ricondurre tutto a due filoni: Black Claw e relative conseguenze, Nick, Adalind e questioni personali dall’altro. Vediamo come queste due basi saranno sviluppate nel finale di stagione che si avvicina e da quale trampolino, parlando di aspettative, dovremo balzare per tuffarci nella sesta stagione.
Passo e chiudo.